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lunedì 3 ottobre 2016

Recensione "L'amore conta" di Carmen Laterza


TITOLO: L'amore conta
AUTRICE: Carmen Laterza
EDITORE: Autoproduzione
NUMERO PAGINE: 311
ISBN: 9781499107951
PREZZO DI COPERTINA: 10,90 euro

TRAMA
E se tradire fosse necessario? Se servisse davvero a capire che in fin dei conti si tradisce solo ciò che si ama?
Irene è sposata da due anni. Luca è un marito un po' assente ma innamorato, eppure lei si sente inquieta, insoddisfatta; alla soglia dei quarant'anni le sembra che la vita le stia scivolando via. Una notte, un po' per noia e un po' per curiosità, decide di iscriversi a Meetic, un sito di incontri. Comincia così una doppia vita, scandita dall'alternarsi di appuntamenti clandestini.
Incastrata in una vita in cui ormai non si riconosce più, tra un matrimonio che sta per crollare , un difficile rapporto col padre e la sempre più incalzante necessità di sentirsi libera, Irene intraprende una sorta di educazione erotico-sentimentale fino a perdersi completamente alla ricerca di una propria maturità emotiva. Sarà l'amore a ritrovarla, quello che si prova per gli altri e per se stessi, quello che si riceve e quello che si da; perché nella vita l'amore conta e sa contare.

RECENSIONE
L'esordio narrativo di Carmen Laterza fa parte di quei testi da assimilare e, successivamente, elaborare con calma, uno di quelli che, una volta letti, c'è bisogno di qualche giorno prima di intraprendere un nuovo percorso di lettura. E' anzitutto un testo scritto bene. Con uno stile schietto e conciso vengono affrontati temi di una certa consistenza.
Dal titolo si potrebbe dedurre che la tematica principale sia l'amore ma sarebbe troppo riduttivo catalogare il testo come una semplice storia d'amore. Di fatti c'è molto, molto di più.
E' soprattutto un romanzo psicologico e con un tale approccio necessita di essere affrontato poiché ci racconta in primis di una crisi, una frattura profonda, nonché della perpetua ricerca di se stessi. 
La narrazione si risolve attraverso un'alternanza tra passato e presente, tra flash back di anni felici e un oggi di insoddisfazione per Irene, la protagonista che, alla soglia dei quaranta, si scopre smarrita, intrappolata dentro un ruolo in cui non si riconosce più, quello di moglie felice. Il tempo passa e Irene si rifiuta di conformarsi ad una routine che ormai tutti coloro che le ruotano attorno hanno imparato ad accettare senza riserve. Ma lei vuole di più dalla vita e per reagire a questo stato di impasse si iscrive ad un sito di incontri. E' l'inizio di una vita parallela che progressivamente, attraverso una serie di liaisons clandestine, e a volte perverse, la spingerà verso la soglia della perdizione allontanandosi da tutti gli affetti più cari, spesso recando dolore e sofferenza. Ed ecco che il lettore, almeno in un primo momento, non può non provare antipatia per Irene e giudicare negativamente le sue scelte, ma anche il suo freddo distacco e il comportamento egoista che travolge e annienta le persone che la amano. L'amore sì, occupa un posto di primo piano se lo si concepisce da un punto di vista più ampio: esso è infatti descritto nelle sue diverse prerogative: è amore di coppia nel rapporto tra la Irene e Luca, un rapporto ora segnato dalle incomprensioni e dalla mancanza di dialogo che col tempo ha acuito la distanza; amicale, nell'amicizia con Anna, la migliore amica di sempre che, in un certo senso funge da grillo parlante. Anna è l'opposto di Irene: madre di due figli e moglie felice le fa da contrapposto creando una perfetta dicotomia tra un tipo di femminilità "materna" vs una femminilità "licenziosa". L'amore filiale, qui descritto nel difficile rapporto padre-figlia. Anche qui un rapporto travagliato, segnato da incomprensioni, assenze e sensi di colpa. Paragonata a loro Irene appare menefreghista e cinica. Ma andando avanti, la trama ci svela anche un'altra Irene: una giovane donna segnata da mancanze e sofferenza che ne rivelano tutta la fragilità e alla fine giustificano le sue azioni. Per questo motivo la condanna finale non arriva mai da parte del lettore. Irene, con i suoi errori, le sue debolezze e il suo infantilismo a volte, è una persona incredibilmente vera. Irene potrebbe essere la ragazza che ti passa accanto per strada o quella che incontri in ascensore. Una ragazza normale con la quale ogni donna si può identificare. Ed è proprio questa sua "umanità" a renderla infine eccezionale ai nostri occhi. Lo stesso percorso di perdizione si configurerà anche come quello della sua redenzione. Il lettore, a fine lettura, non può non provarne pena e tenerezza giustificando le sue azioni e perdonandola. Perché forse è vero che bisogna toccare il fondo per risollevarsi e bisogna farlo da soli. Ecco perché tra tutte le facce dell'amore, il più importante è sicuramente quello verso se stessi. L'accettazione della propria persona, la cura delle proprie ferite interiori è l'unica strada verso la salvezza. Ti rende in grado di dare ma anche di accogliere. Irene è una giovane fenice che risorge dalla sue ceneri proprio grazie all'amore. Per questo "l'amore conta e sa contare". Un incredibile messaggio di speranza, una lettura intima, che cura.

VOTO:

AUTRICE

Carmen Laterza vive e lavora a Pordenone. Laureata in Lettere e Diplomata in Pianoforte, ha recentemente autopubblicato il saggio musicologico "I duetti d'amore nelle opere di Giuseppe Verdi". "L'amore conta" è il sio primo romanzo.
QUI il suo sito

Puoi acquistare il libro qui:








1 commento:

Angela ha detto...

lo lessi tempo fa, un libro "forte" che ha il pregio di mettere a nudo (in tutti i sensi, in questo caso) la personalità complessa e problematica della protagonista (che come dici tu, inizialmente non desta alcuna simpatia).

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