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domenica 18 settembre 2011

Recensione: "Il linguaggio segreto dei fiori" di Vanessa Diffenbaugh



Victoria ha paura del contatto fisico. Ha paura delle parole, le sue e quelle degli altri. Soprattutto, ha paura di amare e lasciarsi amare. C'è solo un posto in cui tutte le sue paure sfumano nel silenzio e nella pace: è il suo giardino segreto nel parco pubblico di Portero Hill, a San Francisco.
I fiori, che ha piantato lei stessa in questo angolo sconosciuto della città, sono la sua casa. Il suo rifugio. La sua voce.
È attraverso il loro linguaggio che Victoria comunica le sue emozioni più profonde. La lavanda per la diffidenza, il cardo per la misantropia, la rosa bianca per la solitudine.
Perché Victoria non ha avuto una vita facile.
Abbandonata in culla, ha passato l'infanzia saltando da una famiglia adottiva a un'altra.
Fino all'incontro, drammatico e sconvolgente, con Elizabeth, l'unica vera madre che abbia mai avuto, la donna che le ha insegnato il linguaggio segreto dei fiori.
E adesso, è proprio grazie a questo magico dono che Victoria ha preso in mano la sua vita: ha diciotto anni ormai, e lavora come fioraia. I suoi fiori sono tra i più richiesti della città, regalano la felicità e curano l'anima. Ma Victoria non ha ancora trovato il fiore in grado di rimarginare la sua ferita.
Perché il suo cuore si porta dietro una colpa segreta.
L'unico capace di estirparla è Grant, un ragazzo misterioso che sembra sapere tutto di lei. Solo lui può levare quel peso dal cuore di Victoria, come spine strappate a uno stelo. Solo lui può prendersi cura delle sue radici invisibili.

L'ho comprato poche settimane dopo la sua uscita, essendo stato definito "un fenomeno editoriale senza precedenti" e avendo raggiunto la vetta della classifica di parecchi paesi nel mondo! Ovviamente, essendo io libro-dipendente non potevo non restarne incuriosita. Il libro l'ho letto in meno di una settimana e, tutto sommato, mi è piaciuto. Ammetto che forse sia stato un pò troppo "pompato" e pubblicizzato ripetto a quello che realmente è,  ma per essere il romanzo di un'autrice esordiente (Vanessa Diffenbaugh) e , se a ciò si aggiunge il fatto che ti introduce e ti invoglia ad approfondire la conoscenza del linguaggio di una delle cose più belle al mondo, i fiori, direi che il giudizio ( mio personale ovviamente) è nettamente positivo!
 Il tutto scritto con un linguaggio talmente scorrevole che ti ritrovi a leggere 50 pagine senza nemmeno accorgertene.
La storia è intermezzata tra la vita di Victoria bambina e adulta per poi ricongiungersi verso i capitoli finali in cui i vari nodi del romanzo vengono sciolti.. Victoria è un soggetto estremamente sensibile, orfana,  che avendo vissuto un'infanzia  difficile, sballotata tra una casa all'altra, cresce con un sentimento di distacco nei confronti del mondo esterno. Continuamente in lotta con tutto ciò che la circonda, ma soprattutto con se stessa, credendosi incapace di amare, comunica il suo disagio o i suoi sentimenti attraverso i fiori. Mi è piaciuta l'idea di una ragazza fragile in alcuni momenti, ma determinatissima in altri, che cerca una via d'uscita al suo dolore e alla sua rabbia cercando di palesare il suo stato d'animo attraverso la bellezza e la fragilità di un fiore. Ciò che più di tutto ho apprezzato è l'esaltazione di alcuni valori che ad oggi sembrano essere messi in secondo piano a favore di una realtà in cui l'apparenza e l'artificialità dei sentimenti è pane quotidiano, e l'intenzione, voluta o meno, di dimostrare che il raggiungimento della felicità è dato proprio dalle piccole cose, dalla condivisione sincera della "banale" quotidianità. E il messaggio di speranza che non è mai troppo tardi per ricominciare, per scoprirsi sensibili al mondo e alle bellezze che esso offre. 
Inoltre alla fine del libro trovate incluso anche un dizionario in cui vengono catalogati moltissimi fiori e con essi il loro significato.. 
Lettura piacevole e a tratti commovente... e credo che non riuscirò più a regalare o ricevere dei fiori senza capire il messaggio implicito tra i loro petali :)
Autore: Vanessa Diffenbaugh
Numero pagine: 333
Voto: 6,5


" Lei era davvero perfetta: lo avevo saputo nel momento stesso in cui si era staccata dal mio corpo ed aveva emesso il primo vagito. Oltre ad avere tutte le dita delle mani e dei piedi, un cuore che batteva e i polmoni che respiravano, mia figlia sapeva gridare. Era capace di farsi sentire e di attaccarsi al mio seno. Era in grado di sopravvivere. Sembrava impossibile che tanta perfezione si fosse sviluppata dentro un corpo pieno di difetti come il mio, eppure, appena la guardai, capii che era accaduto."


2 commenti:

Gabriele Zecca ha detto...

Ciao, Claudia.
Avevo visto questo ilbro in libreria tra le novità è dalla trama mi aveva fatto una buona impressione, ma non mi ero decisa a comprarlo.
Dopo la tua recensione credo che mi deciderò e se è bello come dici, di sicuro non me ne pentirò.
Grazie mille del consiglio e complimenti per il tuo blog, trovo sempre qualcosa di interessante da leggere.
Pauley :3

Anonimo ha detto...

Ciao Claudia,vorrei prelevare il tuo banner.. ma non mi è possibile.. fammi sapere quando posso prelevarlo!
Questo libro L'ho visto nelle mie frequenti capatine in libreria.. sembra molto interessante l'unica cosa che mi ha bloccato nel comprarlo sono stati i soldi che non ho!;)
A presto...Sibilla

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